Con un terzo di campionato di Serie A1 alle spalle, abbiamo chiesto un’analisi del percorso dei guerrieri longobardi a Mattia Zappalorto capo allenatore della Prima Squadra del Tiesse Robot Calvisano.
Mattia: la sconfitta di sabato, la nostra seconda battuta d’arresto stagionale, ci ha fatti scivolare al quarto posto della classifica. Tuttavia, essendo noi una neopromossa abbiamo numerosi e positivi dati oggettivi da commentare. Con 113 punti subiti, siamo la miglior difesa del torneo (insieme al Parabiago) e soprattutto la recente prova espressa proprio contro la capolista ci ha dato la risposta che cercavamo, siamo infatti in grado di giocare alla pari con chiunque. Sei d’accordo con questa affermazione?
“Quello che ricerchiamo è sicuramente la performance ancora prima del risultato. In queste prime sei partite di campionato abbiamo ricevuto dei riscontri positivi e altri sicuramente che dobbiamo migliorare. Considerata la nuova categoria e la qualità delle avversarie non possiamo che ritenerci positivi sull’operato dei ragazzi dimostrato fino ad ora. La difesa resta uno dei punti cardine del nostro gioco perché dice molto sul Dna di squadra e su come vogliamo approcciare le gare. L’obiettivo rimane quello di migliorarci di settimana in settimana cercando di sistemare ciò che ha funzionato meno nell’ultima prestazione”.
Nel dettaglio, quali sono quindi gli aspetti che dobbiamo migliorare in partita?
“Uno dei target su cui vogliamo alzare l’asticella è quello di riuscire a gestire con maggiore cinismo alcuni momenti decisivi nell’arco della gara. Penso che ciò faccia parte del percorso di maturità che ogni squadra acquisisce tramite l’esperienza acquisita partita dopo partita”.
Insieme all’assistente allenatore Dal Maso e agli altri componenti dello staff tecnico come hai impostato il programma di lavoro durante la sosta natalizia?
“Questa settimana è stata dedicata prettamente al recupero fisico. Veniamo infatti da tre partite consecutive molto impegnative e i ragazzi hanno bisogno del giusto riposo. Ci saranno comunque otto dei nostri atleti più giovani, che in questi giorni resteranno a disposizione della squadra Cadetta per preparare l’ultimo turno dell’anno. Dopo di che, nelle due settimane successive avremo a disposizione cinque allenamenti per oliare i meccanismi in vista della settimana di lavoro dedicata a Livorno, dove riprenderemo a pieno regime con le consuete quattro sessioni”.
Il prossimo mese ci attendono quattro turni molto delicati prima della terza sosta, stavolta per via del Sei Nazioni. Quanto ritieni siano importanti le quattro partite in arrivo e soprattutto quali indicazioni possiamo ottenere da questi incontri?
“Ci attende il periodo più impegnativo della stagione nonché quello che delineerà le varie fasce della classifica. Rientriamo dalle festività e dovremo essere in grado di riprendere i meccanismi del nostro gioco e il ritmo partita. Inoltre, incominceremo subito con due trasferte difficili a Livorno e a Settimo Torinese, per poi chiudere in casa contro Verona e Capitolina”.
Infine, questa è la tua terza stagione sportiva a Calvisano e qui ormai sei di casa. Come ti stai trovando?
“Ogni volta che entro al San Michele respiro aria di casa ma anche tutta la storia del club, dalle finali scudetto, alle partite disputate in Heineken Cup. Ciò non può far altro che rendermi orgoglioso di questa eredità. C’è una grande dedizione da parte di tutte le persone che orbitano intorno al club, dai tifosi, ai volontari e alle volontarie, ai genitori e agli sponsor che si impegnano per far funzionare al meglio le cose. Essendo noi il vertice della piramide siamo consapevoli di avere una grande responsabilità nel valorizzare tutti questi sforzi”.
PHOTOCREDIT: Luigi Caserini