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CADETTA: INTERVISTA A COACH PAGHERA
14 Marzo 2025
CADETTA: INTERVISTA A COACH PAGHERA

Coach Mauro Paghera è uno dei veterani del Tiesse Robot Calvisano. Qui ha cominciato a giocare a rugby, è stato infatti capitano della seconda squadra e ha vissuto tante emozioni in campo. Oggi insieme a Beppe Mor allena la Cadetta. Formazione che oggi è a quota 16 punti nella Fase Promozione del campionato di Serie C
Mauro: dopo il ko contro la Bassa Bresciana è avvenuta la svolta. Una bella reazione di gruppo ha fruttato infatti tre successi di fila e la squadra ha riacquistato dunque maggiore fiducia dei propri mezzi. Secondo te ci sono margini di crescita per proseguire nel migliore dei modi il campionato?
“Nella prima parte della stagione avevamo ottenuto solo vittorie e quindi eravamo partiti molto bene. Due mesi fa, a Leno proprio nel derby contro la Bassa abbiamo invece toccato il fondo a livello di attitudine e preparazione della partita. Questo però è servito ai ragazzi per rialzarsi e così hanno fatto nelle successive gare, nelle quali infatti sono arrivate le tre vittorie. Abbiamo a disposizione un gruppo giovane e dunque i margini di crescita ci sono e li ritengo ampi. Qualche decisione di gioco è migliorabile ma sono assolutamente fiducioso e ottimista per il futuro”. 
Fai parte della vecchia guardia del Calvisano, dove sei cresciuto e hai giocato per molti anni, condividendo lo spogliatoio con David Dal Maso attuale allenatore degli avanti della Prima Squadra. Ci parli dell’ambiente giallonero…
“Calvisano è casa mia e per me è stato un grande percorso formativo. Oggi ritengo che si stia ricreando il vecchio ambiente di sempre con una solida struttura societaria alle spalle. Qui ho tanti amici e mi trovo veramente bene. Con David stesso per esempio ho giocato insieme e conservo dei bellissimi ricordi”.  
Nella stagione attuale collabori con la colonna portante del nostro club: Beppe Mor. Proprio Beppe in passato ti ha allenato nelle giovanili, mi racconti come organizzate la settimana di lavoro insieme?
“Beppe è un grande amico e ho appunto avuto la fortuna di essere allenato da lui nella mia carriera. Pur avendo inizialmente delle visioni diverse di idee e gioco ci siamo amalgamati bene. Per quanto riguarda la programmazione della settimana il martedì dividiamo i reparti, il mercoledì lo dedichiamo all’aspetto prettamente fisico e infine venerdì c’è la rifinitura per studiare nel dettaglio la partita”.
Un aspetto tecnico interessante sono le idee diverse che mettete in campo. Per esempio contro Velate Pisoni che è un mediano di mischia naturale è stato spostato all’ala, lo stesso accade spesso in mischia dove vengono effettuati ulteriori modifiche, penso a Ghidoni che dalla prima linea va a giocare in seconda oppure Nappi che dalla prima passa alla terza. Sono dunque esperimenti che certificano l’importanza di avere una formazione Cadetta, palestra per i giovani provenienti dall’Under 18 ma anche luogo di espressione per i veterani che fanno parte del club. Sei d’accordo?
“Abbiamo la fortuna di avere una serie di atleti versatili che possono ricoprire ruoli differenti e per questo possiamo appunto di rivoluzionare la formazione. Ciò è bello e interessante perché sprona i ragazzi a competere per un posto diverso da quello a cui sono abituati. Ritengo che la Cadetta sia appunto una bella palestra per chi completa il settore giovanile e in cerca di minutaggio vuole misurarsi in un ambiente di adulti”. 

PHOTOCREDIT: Luigi Caserini
 

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