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UNDER 18: INTERVISTA A COACH SELMINI
13 Marzo 2025
UNDER 18: INTERVISTA A COACH SELMINI

Grazie al blitz nel big match di domenica scorsa a Mantova, l’Under 18 del Tiesse Robot Calvisano vola in testa alla classifica della fase regionale. I numeri sono ottimi: miglior attacco e difesa meno perforata della competizione. La squadra allenata da Marco Selmini e Davide Ferrari ha confezionato il quarto successo in quattro giornate.
Marco: nello scontro al vertice è arrivata una vittoria pesante e molto importante. Fin dall’inizio della stagione hai ribadito che non bisogna mai accontentarsi ma continuare a lavorare con fame e determinazione. Giusto?
“Il divario del risultato ottenuto in trasferta (49-24 per Calvisano il punteggio finale) dimostra quanto i ragazzi siano cresciuti in termini tecnici, fisici, di consapevolezza e di gestione delle situazioni. Io e Davide diciamo sempre ai nostri giocatori che sono più forti di quanto credono e devono continuare a fidarsi delle nostre idee, del loro gioco e usare gli strumenti che gli vengono forniti: riconoscere, decidere, scegliere e avere un bagaglio tecnico che sostenga dunque le loro scelte. Naturalmente le vittorie sono sempre molto soddisfacenti”.
Quali sono i punti di forza e i margini di miglioramento della tua squadra?
“I punti di forza hanno sede nella grande disponibilità dei ragazzi e in un lavoro fisico tecnico e tattico a volte molto impegnativo. Il gruppo è sempre più solido e si amalgama in modo naturale e spontaneo. In più possiamo contare su alcuni giocatori di qualità e grande personalità che sono sempre uno stimolo e un esempio virtuoso per tutti gli altri. Non ultima, la grande qualità umana dei nostri atleti”.
Atleti che va aggiunto non si sono mai fermati neanche durante le vacanze natalizie. Ci parli dell’importanza di avere una cultura del lavoro e trasmetterla poi in campo.
“Per la precisione noi abbiamo cominciato a lavorare il 31 luglio 2024 e confermo appunto che non ci siamo mai fermati. La cultura del lavoro si semina con i giovani e soprattutto tra di essi. Cultura che va unita al netto rifiuto della cultura degli alibi, che fa poi la differenza nel salto nel mondo degli sportivi adulti e del professionismo. Allenarsi non è opzionale ma al tempo stesso diventa necessario farlo con uno scopo e in un’ottica che sia di miglioramento continua”.
Nel corso della stagione nella prima squadra in Serie A hanno debuttato i teenagers Biancardi, Padoan, Tomasoni, Bossini e Mori mentre Pisoni e Costa giocano con continuità nel campionato di Serie C. Il tuo è un compito di responsabilità enorme perché prepari i ragazzi al grande salto. Qual è quindi l’insegnamento migliore che un allenatore deve dare ai ragazzi?
“Vedere i nostri giovani che hanno avuto (e avranno) la possibilità di debuttare precocemente con gli adulti ci riempie di gioia. Sono convinto sia una fortuna far parte di un club che permette ai propri ragazzi di vivere una opportunità che per molti è un sogno. La responsabilità è grande ma la soddisfazione di vederli tra i grandi è ancor più. L’insegnamento più importante che cerchiamo di trasmettere è quello di imparare a conoscere e capire il gioco il meglio possibile, di essere molto duttili tatticamente,  a comportarsi sempre in modo impeccabile su qualsiasi  campo  e con qualsiasi compagno e renderli consapevoli della enorme fortuna che hanno a poter fare rugby in un club come il nostro, indossando maglie che sono state di giocatori incredibili”.

PHOTOCREDIT: Debora Pini
 

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