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SORRISI E METE CON GIACOMO ROMEI
11 Marzo 2024
SORRISI E METE CON GIACOMO ROMEI

Mancano sei partite alla fine del campionato. Un campionato che il Tiesse Robot Calvisano sta disputando ad ottimi livelli, riuscendo a valorizzare tanti ragazzi giovani e nel contempo riuscendo a portare a casa risultati di valore.

Abbiamo approfittato della settimana di riposo per scambiare due parole con Giacomo Romei, trequarti dei gialloneri.

Originario di Siena Giacomo è al suo secondo anno in Serie A. Durante la scorsa stagione, infatti, ha indossato la casacca del Rugby Perugia.

 

-Ciao Giacomo. Mi piacerebbe partire dalla stretta attualità, siete reduci da una sconfitta in casa del Parabiago. Qual è stata la chiave della partita secondo te e dove i nostri avversari hanno avuto la meglio?


GR: "Sicuramente il campo non ha giocato a nostro vantaggio considerata la maggiore pesantezza del pacchetto di avanti dei nostri avversari. Questa differenza di tonnellaggio si è sentita in modo particolare in mischia chiusa e nelle fasi statiche. Noi, invece, non siamo riusciti ad esprimere a pieno il nostro piano di gioco. L'aspetto positivo è che abbiamo lottato fino alla fine della partita e quindi non possiamo fare altro che complimentarci con Parabiago per la vittoria".


-Nell'ultimo weekend il campionato ha osservato un turno di riposo, poi ci sarà una sorta di rush finale. Quali sono gli obiettivi della squadra in vista delle ultime sei partite stagionali?


GR: "Gli obiettivi sono gli stessi che stiamo inseguendo da inizio anno: migliorare come squadra e fare dei passi avanti nel gioco. Sognando un po' di più mi piacerebbe finire il campionato con una bella striscia di 6 vittorie consecutive, perché no".


-Parliamo di te. In carriera hai quasi sempre giocato da centro, mentre in questa stagione stai giocando quasi sempre da ala. Come ti trovi in questo ruolo e che differenze hai incontrato rispetto al ruolo che hai sempre ricoperto in carriera?


GR: "In un primissimo momento il cambio di ruolo mi ha un po’ sorpreso ma subito dopo ho accettato. Ho iniziato a lavorare per cercare di migliorare e di capire al meglio questo nuovo ruolo. Certo giocare con Marco (Susio ndr) mi è stato sicuramente di grande aiuto: che sia in allenamento o in partita mi dà consigli e dritte utili. La sua esperienza è fondamentale per farmi capire a pieno la posizione in campo da ricoprire e cosa fare in ogni situazione".


-Nelle ultime settimane vi state concentrando maggiormente sulla manovra d'attacco e le conseguenze positive si stanno vedendo sul campo con la squadra che sta segnando sempre più mete. Quanto è divertente giocare in un sistema che prevede molto il gioco alla mano e il coinvolgimento frequente dei trequarti?


GR: "Penso che la partita contro Cus Milano sia stata il manifesto più lampante del lavoro che stiamo facendo in merito al movimento offensivo di squadra. Nelle ultime partite si sta vedendo in maniera particolare la sua efficacia. Da trequarti ti posso dire che è divertente giocare, muoviamo tanto il pallone e creiamo tante occasioni per segnare mete".


-Qual è il momento e la meta a cui sei più legato in maglia Calvisano?


GR: "Il momento a cui sono più legato è stato l’esordio con la maglia giallonera. Eravamo in trasferta sul campo del Cus Milano. Come scordare i miei primi minuti col Calvisano e soprattutto la vittoria all’ultimo secondo grazie al calcio di punizione di Bronz. La meta a cui sono più affezionato, invece, è stata quella con Cus Torino, sia perché è stata la prima sia perché l’ho fatta in una partita difficile, è vero finita in sconfitta ma in cui tutta la squadra non ha mai mollato: la ricordo con piacere".

 

Crediti foto: Stefano Delfrate

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