Nella giornata di ieri, Lunedi 16 Gennaio, i due gialloneri Guglielmo Palazzani e Marco Susio hanno incontrato nell'Aula Magna del Liceo Classico Arnaldo alcuni studenti della scuola bresciana. Il dibattito è stato fortemente voluto dal Professore, e ex seconda linea della Nazionale, Donato Daldoss, ed è stato coordinato dal Professor Mauro Toninelli e dal giornalista Gianluca Barca. Con Guglielmo e Marco era presente anche una delegazione del Rugby Brescia: Aldo Mazzocchi, direttore generale del club, ha accompagnato il capitano biancoblù Daniele Romano e i due giovani Hugo Moioli e Lorenzo Zanetti.
Una chiacchierata a 360° sulla vita da sportivo che ha coinvolto tanto gli studenti quanto gli stessi atleti chiamati a rispondere ai loro quesiti. Un tuffo nel passato in quella che era, una volta per i giocatori, la vita sui banchi di scuola e quella che per i ragazzi dell'Arnaldo è tuttora attualità.
Tanti i temi toccati. Dalla realizzazione personale dei propri sogni ai sacrifici da fare per raggiungere un grande obiettivo e ancora è possibile conciliare impegno scolastico e sport? "Io ce l'ho sempre fatta, certo un po' a fatica ma non sono mai stato bocciato – risponde l'ex arnaldino e oggi laureato in Scienze Motorie Marco Susio – quando sono entrato nel settore giovanile del Calvisano ho dovuto fare dei sacrifici. A quell'età non è stato facile vedere per esempio i miei amici uscire nel weekend mentre io stavo a casa a studiare, ma col passare del tempo i miei sforzi sono stati ripagati. Inoltre l'Arnaldo è una scuola che mi ha permesso di sviluppare un metodo di studio rigoroso che mi è tornato estremamente utile nel periodo dell'università".
"Per me, invece, Calvisano per un periodo è stata sia scuola che luogo dove praticavo lo sport – afferma Gullo Palazzani – io ho vissuto la vita dell'Accademia e lì il pomeriggio ci facevano studiare insieme agli altri compagni. Palestra, allenamento e scuola, era tutto concentrato in un solo luogo che mi ha permesso di capire quanto studio e sport vadano di pari passo. La carriera di un rugbista, anche ad alti livelli, non permette di guadagnare abbastanza soldi per mantenersi tutta la vita, nel rugby come in tanti altri sport. A mio parere quindi– conclude il capitano – è importante coltivare altri interessi che poi nel post carriera possono tornare estremamente utili".
"Lo studio come il rugby insegna sacrificio e rispetto – dice Daniele Romano del Rugby Brescia – quando ho cominciato a giocare a questo sport l'ho capito davvero. Nella mia vita non sono mai stato una cima a scuola. Ho finito le superiori in tre anni alla scuola Professionale degli Artigianelli e solo in un secondo momento mi sono impegnato per diplomarmi alla Moretto. Ho riconosciuto il mio errore ma poi ho rimediato. Continuate a studiare!"
Più giovani e ancora nel pieno della propria carriera scolastica, invece, Hugo Moioli e Lorenzo Zanetti: "Penso che lo sport non debba fermare lo studio infatti dopo essermi diplomato sto studiando Economia – insiste Moioli – in squadra abbiamo ingegneri e laureati che riescono a conciliare tutto, non vedo perché anche io non ce la posso fare. Il mio obiettivo è quello di raggiungere ed esprimere al massimo le mie capacità. Non importa quali saranno, ciò che mi interessa davvero è poter dire di aver vissuto senza rimpianti".
"Mi piacerebbe diventare personal trainer – confessa invece Lorenzo Zanetti– io vengo da un Liceo Sportivo, che mi ha aiutato a conciliare al 100% la vita da sportivo. C'erano per esempio interrogazioni programmate e verifiche fissate da molti mesi quindi ero nell'ambiente ideale per performare in entrambi i campi. Ora sono infortunato abbastanza gravemente ad un ginocchio ma il rugby mi ha insegnato a cadere e rialzarmi e così farò" chiosa Lorenzo.
Con l'augurio e l'auspicio che un'occasione simile si possa ripetere presto l'Ufficio stampa del Rugby Calvisano desidera ringraziare per l'impegno profuso nell'organizzazione dell'incontro Donato Daldoss, Mauro Toninelli, Gianluca Barca, Guglielmo Palazzani, Marco Susio, gli amici del Rugby Brescia e il Liceo Arnaldo di Brescia.